Voce di colui che grida nel deserto

BeppeGrilloNei giorni scorsi è circolato (poco) un documento riservato di Mediobanca, prontamente ripreso dall’inglese Telegraph, che è una sorta di campanello d’allarme sulla possibilità di un default italiano entro i prossimi sei mesi.

L’analisi è puntuale e credibile, piuttosto può suscitare perplessità lo scopo della sua divulgazione. Personalmente ritengo che stiamo assistendo ad una fase di ricollocazione strategica delle forze di potere del paese, in vista dello scontro finale per la difesa dei propri interessi, sempre più divergenti con l‘incalzare della crisi. A questo proposito può essere interessante leggere l’analisi dell’economista Andrea Ricci, in cui identifica gruppi sociali e categorie economiche beneficiari dell’euro in Italia. Forse anche lo scontro che si profila per il controllo di RCS e una buona parte dell’informazione, tra la famiglia Agnelli e Della Valle, rientra in questa fase di riposizionamento strategico.

Che il rischio della bancarotta sia concreto è rimasto solo Beppe Grillo ad urlarlo solitario dal suo blog, voce di colui che grida nel deserto, mentre il resto della politica continua i soliti riti, i soliti giochi per cambiare tutto affinché nulla cambi, in una sorta di gran ballo del Titanic. Ormai siamo al governo dei rinvii per guadagnare tempo.

Gli appelli di Grillo sono forse un po’ troppo ingenui. La catastrofe che s’intravede è opera di chi siede al comando da troppi anni ormai e non ha alcuna intenzione di ammettere i propri errori e ritirarsi pacificamente. Costoro sono decisi a difendere fino alla fine il progetto della moneta comune, così come altri gerarchi in altri tempi non vollero vedere le conseguenze delle proprie scelte errate, condannando i loro popoli a sofferenze e sacrifici, prima di essere spazzati via dalla storia.

E’ probabile che la storia stia per spazzare via anche questo regime tecnocratico e banco-centrico, aborto della mancata nascita dell’Europa Unita, per restituire ai popoli sovranità e democrazia.

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Pubblicato da Rosso Malpelo

Libero pensatore