Ma quanto ci stanno costando i salvataggi europei?

Un articolo su La Repubblica di oggi ci informa che il debito pubblico è a quota 2.068 miliardi di euro. L’articolo contiene inoltre due interessanti grafici, uno illustra il peso del contributo italiano ai fondi di salvataggio europei negli ultimi 4 anni:

Il secondo grafico mostra l’impatto crescente del nostro contributo ai fondi europei sul debito pubblico, ovvero il suo livello al netto dei contributi versati ai fondi salva stati/banche:

Quello che proprio non riesco a capire è quale logica ci sia nell’indebitarsi di ulteriori 54 miliardi di euro per prestarli ad altri paesi in crisi peggio di noi, che se va male ne rimborseranno molti meno (haircut) o non li restituiranno affatto. E nel frattempo che i prestiti vengano erogati agli stati che ne facciano richiesta, i fondi conferiti sono investiti in titoli tripla A (leggasi Germania, Olanda e Finlandia), con rendimenti estremamente bassi.

Con chi ci stiamo indebitando? Con le banche, che prendono il denaro in prestito dalla BCE allo 0,25% di interesse per comprare titoli pubblici che rendono poco più del 4% (carry trade). Non sarà molto, ma di questi tempi le banche preferiscono andare sul sicuro. Non sarebbe stato più ragionevole se i soldi per salvare stati e banche li avesse erogati direttamente la BCE con lo 0,25% d’interesse invece di quello molto più elevato del MES? Misteri d’Europa.

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Pubblicato da Rosso Malpelo

Libero pensatore